Responsabile: Gianni Pavan
Sede: Viale Taramelli 24
Il CIBRA nasce nel 1989 come “Centro Interdisciplinare di Bioacustica” grazie al Professor Mario Pavan (1918-2003), allora Direttore dell'Istituto di Entomologia, e al Magnifico Rettore Roberto Schmid. Il Centro nasce sulle esperienze del Laboratorio di Bioacustica numerica avviato nove anni prima nell’ambito del lavoro di tesi del Dott. Gianni Pavan, e si è presto affermato come laboratorio all'avanguardia anche a livello internazionale nel settore della bioacustica e della nascente disciplina della Computational Bioacoustics. In seguito, il Centro cambia denominazione e diventa “Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali” per meglio indicare la valenza e le applicazioni della bioacustica nel settore ambientale, in particolare per il monitoraggio e la tutela della biodiversità.
Dalle prime ricerche strettamente di bioacustica sulle caratteristiche acustiche di singole specie, terrestri e marine, si passa a ricerche di più ampio respiro che si avvicinano ai temi dell'ecologia acustica e dell'acustica ambientale, fino a partecipare alla nascita nel 2014 di una nuova disciplina, l’Ecoacustica, che coniuga appunto bioacustica ed ecologia, e alla fondazione della International Ecoacoustic Society.

Negli oltre 30 anni di attività, il Centro si è ampiamente affermato in Italia e all'estero sui temi di ricerca legati all'acustica subacquea e allo studio e protezione dei mammiferi marini. Quest'ultimo tema, in particolare, si è sviluppato soprattutto in relazione al problema dell'impatto del rumore prodotto dall'uomo, ad esempio con i sonar navali, le prospezioni geofisiche con airgun, con il traffico navale, e anche con sempre più invasive attività offshore e costiere, come la ricerca e lo sfruttamento petrolifero e minerario, gli impianti eolici offshore, le centrali elettriche marine e la pesca industriale.
Nel 2006 viene istituito il corso di “Bioacustica Terrestre e Marina” nell'ambito della Laurea Magistrale in Scienze della Natura. Data l'unicità del corso - affidato a Gianni Pavan, ricercatore all'Università di Pavia dal 2005 - si aprono nuove prospettive di formazione per gli studenti, non solo pavesi ma anche di altri Atenei. Successivamente rinominato in “Bioacustica”, oggi è un complementare da 6 CFU nella Laurea Magistrale in Scienze della Natura e in quella di Biologia Sperimentale ed Applicata. Presso il CIBRA vengono realizzate numerose tesi di laurea, triennali, magistrali, e di dottorato, anche in collaborazione con altre università italiane e straniere.
Il CIBRA ha sviluppato importanti collaborazioni nazionali e internazionali: dal 1995 con la Marina Militare Italiana; dal 1998 al 2012 è stato partner del NATO Undersea Research Center nel progetto internazionale SOLMAR/MMRMP; dal 1999 al 2003 è stato finanziato dall'Office of Naval Research (USA) per condurre ricerche di bioacustica subacquea in partnership con il NURC e Woods Hole Oceanographic Institution.
Dal 2004 al 2010 ha collaborato con la Columbia University e il Lamont-Doherty Earth Observatory partecipando a crociere sismiche per monitorare i mammiferi marini e fornire consulenza nell'applicazione delle mitigation policies richieste dal governo statunitense a protezione delle specie in oggetto; con lo SPAWAR Center della US Navy per gli studi sugli spiaggiamenti degli Ziphius cavirostris, e con l'International Whaling Commission.
Dal 2004 collabora con ACCOBAMS e con il Ministero dell'Ambiente per la protezione dei mammiferi marini del Mediterraneo, in particolare sul fronte del rumore subacqueo, per cui il CIBRA ha acquisito importanti competenze per le quali è spesso invitato a partecipare a crociere oceanografiche con il personale e gli strumenti sviluppati in proprio.
In Italia collabora inoltre con il Museo di Storia Naturale di Milano; la Facoltà di Scienze Veterinarie dell'Università di Padova; l'Acquario di Genova; l'Istituto Tethys; il CONISMA (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare); il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità (in precedenza Corpo Forestale dello Stato); l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Dal 2000 collabora con l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e l'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ai progetti NEMOKM3NET, EMSO e SMO per il monitoraggio acustico dell'ambiente subacqueo con piattaforme cablate in fibra ottica.

Il Ministero dell'Ambiente ha commissionato al Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali dell'Università di Pavia la realizzazione e il mantenimento della Banca Dati Nazionale sugli Spiaggiamenti di Mammiferi Marini sulle coste nazionali sotto legida di ACCOBAMS (Agreement on the Conservation of Cetaceans of the Black Sea, Mediterranean Sea and Contiguous Atlantic Area) e di PELAGOS.
Negli ultimi anni, anche a causa dei costi elevati nel mantenere ricerche in mare, l'attenzione del CIBRA si è spostata sulla bioacustica e sull’ecoacustica come strumenti di monitoraggio ambientale terrestre e marino con la rivalutazione del concetto di Paesaggio Sonoro, tema talvolta borderline rispetto al tradizionale approccio scientifico.
Dal 2014 il Centro collabora con diversi Parchi Nazionali e con la rete delle Riserve Naturali Statali gestite dai Reparti Carabinieri Biodiversità. Le ricerche sono iniziate nell'area protetta della Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi - la prima riserva naturale integrale creata in Italia nel 1959 e capostipite della rete nazionale, più volte insignita del riconoscimento del Diploma Europeo per la Conservazione della Natura, nonché del riconoscimento dell'UNESCO per il bosco millenario che ne rappresenta il cuore.
Per queste ricerche e per le relative applicazioni il Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali collabora con l’Università di Tolone e con il Centre National de la Recherche Scientifique-CNRS (Francia); dal 2021 collabora con WWF e HUAWEI all’implementazione di tecniche di sorveglianza e di monitoraggio acustico nelle aree protette.